L'11 giugno 2011, io Giac, ho
portato in scena, al teatro Fara
Nume di Ostia, il mio spettacolo di
TeatroCanzone "E-mò-zioni", miei
brani inediti pop e bossanova con
monologhi teatrali ironici da me
scritti ed interpretati. Gli
strumentisti che mi hanno
accompagnato sono stati: Simone
Alfonsi alle chitarre, Stefano
Vaccari al basso, Carla Costigliola
ai cori e dopo i forfait di vari
batteristi è venuto Daniele D’Archiviooooooo
Lo spettacolo è stato molto intenso
tanto da organizzare una pizzata
tutti insieme con relative compagne
e/o compagni e abbiamo pagato alla
romana, ognuno per se (e che sei
matto che pagavo tutto
ioooooooooooooooooooooo)
Alla fine della pizza visto che
Daniele aveva l’auto parcheggiata
vicino alla nostra, mia di Angela e
Winnie, abbiamo fatto una
passeggiata insieme e durante il
percorso Daniele ha cominciato a
raccontare del grande amore per la
musica fusion (ha parlato mezz’ora
solo di quella, stupendo, mah!!!) ma
anche del jazz e della
bossanovaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Nello scherzare gli ho fatto sentire
a cappella un mio pezzo jazz (il
titolo casualmente è “Jazz”) e lì
Daniele si è illuminato come un
cerino spento (spento???). Ha
iniziato a produrre una sorta di
vapore acqueo dagli occhi, dal naso,
dalle orecchie e anche dagli stinchi
(aveva i sandali da mare!!!, perché
ci sono anche quelli da ospedale) e
ha cominciato a farneticare che si
poteva creare qualcosa basato sul
jazz e sulla bossanova chiedendomi
se avevo altri pezzi già scritti…
dopo due giorni era a casa mia ad
ascoltare alcuni brani del mio
repertoriooooooooooooooooooooo
Lì Daniele è decollato completamente
(Marte ne sa qualcosa) dicendomi:
“Fico, trovo il chitarrista e il
bassista, modifichiamo i pezzi tutti
in jazz e bossanova così prepariamo
un altro spettacolo”, l’ho guardato
e mi sono detto: “Se non mi sbrigo
a chiamare la neuro non sarà più
recuperabile”””””””””””””””””
È passato un po’ di tempo e a metà
settembre mi chiama Daniele
chiedendomi di incontrarci, dubbioso
gli do appuntamento a casa mia… apro
la porta e insieme a lui c’erano
Giovanni Calderini e Steve Mariani…
dopo 3 ore avevano stravolto
completamente le ritmiche dei miei
braniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Dico solo che a metà di ottobre
abbiamo iniziato le prove per
l’arrangiamento dei miei brani. Dopo
avere visto che la cosa era
possibile ho iniziato a scrivere i
monologhi teatrali per l’eventuale
spettacolo scrivendo anche le ultime
due canzoni. Insomma, per farla
breve, a fine ottobre di questo
spettacolo non sapevamo
dell’esistenza sia del titolo “Tutti
figli della culapre… sognando il
culleso!!!” che del nome del
gruppo i “GiacQuartet” e di
questo ne andiamo
fieriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii |